Tecnologia e app per combattere il diabete

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Nel corso degli ultimi anni, l’evoluzione tecnologica ha coinvolto un gran numero di ambiti e settori della nostra quotidianità, tra cui quello dell’intrattenimento con sempre più portali affidabili e sicuri come casinoonlineaams.com. Non per ultimo, come si può facilmente intuire, anche quello medico, che può contare su diverse innovazioni di tutto rispetto.

La novità smart arriva dagli Stati Uniti

Ebbene, per la prima volta negli Usa è stata lanciata un’applicazione che è in grado di gestire un microinfusore di insulina per il diabete. Importante mettere in evidenza come abbia già ricevuto l’ok da parte della FDA, che ha approvato anche due nuovi farmaci per il diabete mellito. Proviamo subito a capire quale sia il suo funzionamento e perché ha raggiunto tutto questo successo.

L’approvazione è arrivata in via ufficiale da parte della FDA, ovvero l’ente di governo americano che si occupa di disciplinare il lancio in commercio di ogni tipo di prodotto farmacologico sul suolo americano. In questo modo, ha deciso di dare l’ok all’app per iOS denominata t:connect, autorizzandola al dosaggio di insulina in bolo sul microinfusore t:slim X2.

Si tratta della prima applicazione di sempre che ha ricevuto l’autorizzazione da parte della FDA a svolgere l’attività di somministrazione di insulina. Questa particolare app per dispositivi mobili, denominata t:connect, è stata appositamente sviluppata per mettere a disposizione di tutti quei pazienti che soffrono di diabete e che sfruttano abitualmente il microinfusore per insulina t:slim X2 l’opportunità di effettuare la programmazione oppure annullare le varie richieste di bolo di insulina gestendo il tutto dal proprio smartphone. In poche parole, questa applicazione consente di controllare come meglio si crede il microinfusore che, in caso contrario, dovrebbe essere attivato in via manuale.

A chi può tornare utile questo progetto

L’app in questione riguarda da molto vicino tutte quelle persone che soffrono di diabete e sono insulino-dipendenti. Quindi, chi è stato colpito da diabete di tipo 1 o di tipo 2. Di conseguenza, si tratta di soggetti che hanno bisogno di ricevere dall’esterno l’ormone dell’insulina, in maniera tale da ridurre, sempre in modo equilibrato, la concentrazione di glucosio all’interno del sangue.

Da un po’ di anni a questa parte ecco che il microinfusore, che si può considerare una specie di pancreas elettronico e che nel corso del tempo ha assunto dimensioni sempre inferiori, viene applicato direttamente sul braccio piuttosto che sulla pancia. In questo modo, ecco che si può inviare, sottopelle ovviamente, il quantitativo di insulina che serve per l’intera giornata.

All’interno del microinfusore, infatti, è presente un vano di ridotte dimensioni in cui si provvede al caricamento dell’insulina. Detto questo, è sempre importante provvedere all’introduzione di un dosaggio di insulina extra, sotto forma di bolo. In poche parole, si tratta di un dosaggio il cui quantitativo può differire in base alle varie esigenze e va somministrato in concomitanza dei pasti più importanti, oppure può avere una funzione riequilibratrice, ad esempio per rimettere in sesto i valori in seguito ad un vero e proprio picco glicemico.

Quindi, il microinfusore per insulina denominato t:slim X2 riesce a svolgere questo particolare compito e, mediante l’app che ha ricevuto finalmente apposita autorizzazione da parte della FDA, è in grado di indicare al paziente quando serve in effetti il bolo. Lo scopo è quello di ottenere un miglioramento in riferimento alla puntualità con cui viene gestito il diabete, in maniera tale da scongiurare la possibilità di far fronte a ipoglicemie oppure a iperglicemie.

Il funzionamento dell’app mobile t:connect non è per nulla complicato, ma soprattutto è decisamente sicuro. In compagnia di un microinfusore per insulina t:slim X2, riesce a riportare tutti quei dati, sempre in maniera decisamente discreta, che riguardano il microinfusore dell’utente direttamente su uno smartphone.