I 4 luoghi più selvaggi della Terra

Isole Far Oer

Esistono luoghi, sul nostro pianeta, che di fatto possono essere definiti vergini, intatti. Un terzo della Terra è abitato da appena il 2% della popolazione: sono luoghi dove le difficoltà di stabilirsi e creare dei nuclei sono enormi. Piante e animali, però, continuano a popolare questi luoghi sempre più ricercati da turisti e ricercatori attratti dalla natura più selvaggia. Andiamo a scoprire quali sono questi luoghi e quali specie di animali o piante, sconosciute alla maggior parte di noi, ospitano.

1) Le Isole Far Oer

Situate al centro di un immaginario triangolo tra Scozia, Islanda e Norvegia, le Isole Far Oer sono uno stato indipendente all’interno però del regno di Danimarca. Sono 18 isole “subpolari” dove vivono circa 50mila persone. Di recente ci sono stati passi in avanti dal punto di vista delle infrastrutture (ponti che collegano isole, autostrade) e della tecnologia (si pensi allo sviluppo di internet e del settore del gaming, tutti i casino online con PayPal possono essere raggiunti anche da qui) ma ad oggi su molte di queste isole si può accedere solo in elicottero o nave. La corrente del Golfo fa sì che le temperature restino comunque in media sopra il punto di congelamento, ma il freddo percepito è anche maggiore considerando vento e umidità.

E’ facile trovarvi piante artico-alpine, la pianura è dominata da lande e praterie. Alberi e mammiferi sono arrivati grazie all’uomo, ma uccelli e mammiferi marini sono di casa da sempre. Balene e beccaccia di mare sono alcuni degli animali “tipici” delle Far Oer. Qui ci sono più pecore che persone!

2) La foresta amazzonica

Gli alberi tropicali dell’Amazzonia si trovano per il 60% in Brasile, il resto è poi suddiviso in ben 8 altri paesi. E’ senza dubbio il luogo che vanta la maggior biodiversità in tutto il pianeta, ci sono 40mila specie di piante, 1.300 specie di uccelli e 400 mammiferi. Qui vivono poche migliaia di persone anche se è complicato fare una stima precisa visto che sono presenti diverse tribù che non hanno mai avuto contatti con la civiltà moderna.

Nonostante il gran numero di specie viventi, il suolo è povero di sostanze nutrienti e non adatto all’agricoltura intensiva. Il problema della deforestazione è evidente: vale la pena ricordare che qui ci sono migliaia di piante che non esistono in altre zone del pianeta e che l’Amazzonia produce il 20% dell’ossigeno di tutta la Terra. Tra gli animali più caratteristici l’Inia geoffrensis (Delfino delle Amazzoni) e l’hoatzin.

3) Papua Nuova Guinea

In questo paese vivono 8.5 milioni di persone ma soltanto 15 per km2. Neppure il 20% degli abitanti vive in zone urbane, il resto prospera in comunità rurali tradizionali. Papua Nuova Guinea gode di un clima tropicale ma è caratterizzato anche dalle altissime montagne della catena centrale che sulle loro vette vantano dei particolarissimi ghiacciai tropicali. Oggi è considerato uno dei paesi meno esplorati al mondo, ci sono pochissime strade anche a causa del terreno poco adatto e delle foreste che dominano lo scenario.

Ci sono molti piccoli centri che non hanno contatto con altri umani: anno dopo anno, qui si scoprono tante nuove specie di flora e fauna.

4) Il Deserto del Sahara

La superficie del deserto del Sahara è di poco inferiore a quella degli Stati Uniti, è l’area desertificata più ampia della Terra. I cambiamenti climatici del nostro pianeta in passato l’hanno anche convertito in un enorme prateria: si stima che l’ultima volta sia accaduto tra 5.000 e 10.000 anni fa. Si estende lungo l’Africa del Nord e, sebbene col tempo siano state create delle città, la maggior parte di questo deserto presenta condizioni proibitive per l’uomo. Piante e animali qui presenti si sono evolute per resistere a queste condizioni e per gestire l’acqua: molti animali cacciano e si alimentano di notte per evitare il sole e le temperature diurne inaccessibili.