Montappone: il borgo medievale italiano dei cappellai

Montappone

Montappone è un borgo medievale italiano, più precisamente dell’entroterra fermano, situato sulla sommità di un colle e conosciuto prevalentemente per la produzione di cappelli. Le origini della nascita di questo borgo sono incerte, sono pochi i resti scritti che testimoniano la sua reale nascita, ma come per la maggior parte dei paesini italiani possiamo affermare che durante il medioevo era stato centro di continue e violente lotte fra varie famiglie feudali. Lotte che provocarono anche la distruzione del suo castello che venne ricostruito solo dopo molti anni dai suoi stessi abitanti, i montapponesi.

La cultura di Montappone è legata strettamente alla lavorazione dei campi, come la semina, la raccolta e l’allevamento degli animali. Ma nel corso degli anni, i montapponesi si specializzarono in qualcosa di veramente particolare, ovvero alla lavorazione della paglia per la produzione di cappelli, che nel corso degli anni si sono evoluti e prodotti anche con materiali differenti.

La produzione di cappelli in paglia ebbe origine dai contadini fermani che intrecciavano questo materiale naturale e li trasformavano in copricapi utili per proteggersi dal forte sole durante la lavorazione dei campi. Vista la loro abilità e la qualità dei cappelli, la produzione di questo accessorio proseguì, fino a quando nell’Ottocento, Montappone divenne il primo centro italiano per la produzione di cappelli, grazie anche all’industrializzazione e all’avvento delle fabbriche.

Dalla paglia ai cappelli nelle botteghe di Montappone

L’attività tradizionale di produzione di cappelli era legata alla materia prima, la paglia, ma non una qualsiasi, bensì la paglia “jervicella” tipica delle colline del fermano e al suo intreccio. Ma nel corso degli anni ad essa si affiancò anche la produzione di copricapi di diverse forme e materiali e adatte sia a bambini, donne e uomini. Affinché si potesse offrire ai clienti una completa scelta di accessori, oltre ai cappelli, gli artigiani montapponesi iniziarono a produrre anche sciarpe e guanti. Vengono venduti all’interno delle botteghe anche modelli di copricapi molto più moderni, per farci un’idea come il cappello Dsquared Icon, che si adatta molto alla fascia di età più giovane del posto o dei visitatori.

Nonostante il borgo medievale di Montappone sia abitato da poco più di 1700 persona, ospita al suo interno ben quaranta cappellifici. La maggior parte di queste botteghe sono state tramandate di generazione in generazione e la tecnica di produzione dei cappelli rispetta ancora quella tradizionale, ovvero a mano.

Per celebrare questa loro tradizione e abilità, a Montappone, in estate viene organizzata una manifestazione interamente dedicata a questo accessorio. Turisti e abitanti di zone limitrofe possono venire qui e ammirare dal vivo gli artigiani intenti nell’intreccio della paglia e acquistare un loro pregiato cappello.

Mentre, nella stagione invernale, precisamente sotto le feste natalizie è possibile ammirare la bellezza dell’albero di Natale posto al centro della piazza principale adornato non dalle classiche palline colorate ma bensì da cappelli di ogni genere, colore e forma, proprio ad affermare orgogliosamente il loro primato nella produzione di cappelli.

Il Museo del cappello a Montappone

Essendo Montappone il primo comune italiano nella produzione di cappelli, non poteva non avere un Museo interamente dedicato a questo. Infatti, chi viene in visita al borgo medievale non può non passare a vedere il Museo del Cappello, una struttura strica che al suo interno racconta passo dopo passo la lavorazione della paglia fino alla realizzazione del cappello vero e proprio.

Tutto ciò raccontato attraverso video, immagini e pannelli esplicativi affiancati dai macchinari d’epoca perfettamente conservati e tutt’oggi funzionanti. Inoltre, è stata istituita in parallelo alla visita del museo anche una mostra permanete, “cappellaio Matto”, noto personaggio del libro Alice nel paese delle Meraviglie.

Ma Montappone è molto più che Museo del Cappello, che rimane comunque la loro punta di diamante, se si viene in gita qui si possono vedere l’Oratorio del Sacramento, la Chiesa di Santa Maria in Castello che al suo interno ospita una tela cinquecentesca del Pomarancio e una Croce Reliquiario del XV secolo.

Montappone nonostante le fiere, sagre e manifestazioni culturali e storiche, rimane comunque un comune molto tranquillo ma caratteristico, all’interno del quale i rapporti umani sono veri e sinceri e dove passeggiare fra le sue vie diventa un viaggio nel passato. Il borgo si può raggiungere comodamente in treno per chi viene dalla zona del marchigiano. Per chi la raggiunge da altre regioni, il treno rimane pur sempre un mezzo comodo e sicura, ma anche l’automobile è consigliata, specialmente se si vogliono vistare i paesi intorno.