Come scegliere un termometro a infrarossi

termometro a infrarossi

L’ondata pandemica, purtroppo, è tornata nuovamente ad abbattersi con elevata intensità anche nel nostro paese, che ha adottato, al pari di tutti gli altri principali paesi europei, delle nuove misure restrittive onde evitare che il virus si possa ulteriormente propagare. Da quando il virus, nostro malgrado, si è palesato nella vita tutti i cittadini, alcuni strumenti sanitari sono diventati indispensabili nella nostra vita quotidiana.

Il più utilizzato, per quanto ovvio, è la mascherina, che ci protegge dalla possibilità, qualora fossimo asintomatici, di trasmettere il virus ad altre persone. Il primo ed indispensabile dispositivo sanitario che qualsiasi cittadino deve necessariamente utilizzare non appena esce di casa, indossandola sia in ambienti interni che esterni.

Termometro ad infrarossi: meglio auricolare o frontale?

Tra le impellenze alle quali devono sottostare tutti i cittadini italiani, perlomeno sino a quando non verrà allentata la presa sul covid, la misurazione della febbre è il primo mantra imprescindibile, quella operazione da eseguire, indispensabilmente, ogni giorno prima di uscire di casa: se il termometro segna più di 37,5°C, è obbligatorio restare a casa e rivolgersi al proprio medico di base per valutare il da farsi.

La misurazione della febbre, oltretutto, avviene nella maggior parte dei luoghi al chiuso: all’ingresso dei supermercati, ad esempio, piuttosto che nei ristoranti o negli istituti di credito. Essendo un’attività da svolgere con cadenza quotidiana, la misurazione della febbre col vecchio e caro termometro a mercurio rischia di sottrarre prezioso tempo: meglio ricorrere, di conseguenza, ad un termometro a infrarossi.

Esso, infatti, permette di rilevare la temperatura corporea in maniera snella e semplice, consentendo di svolgere questa operazione nell’arco di brevissimo tempo, evitando i canonici “5 minuti di attesa” dei vecchi ed ormai desueti termometri a mercurio. A seconda del modello, il termometro a infrarossi può essere auricolare o frontale: grazie ad essi, in pochi secondi si può sapere quale sia la temperatura corporea.

L’utilizzo del termometro ad infrarossi auricolare avviene collocando il puntatore all’interno del padiglione auricolare, mantenendolo all’interno del medesimo per quei pochi secondi necessari a rilevare la temperatura. Va sottolineato come questo strumento, in alcuni casi, può risultare fastidioso: si pensi, ad esempio, ai bambini, che non sempre reagiscono positivamente alla rilevazione della temperatura per via auricolare.

È indubbio come i termometri ad infrarossi frontali rappresentano, a tutti gli effetti, la soluzione più pratica e comoda per la rilevazione della temperatura corporea. E in commercio se ne possono trovare dei più svariati tipi, adatti alle esigenze di ogni singolo individuo.

Quali sono le caratteristiche comuni ai migliori termometri frontali ad infrarossi?

Grazie ad un termometro ad infrarossi frontale, si rileva il calore emesso dal corpo umano attraverso un sistema ottico di puntamento. La precisione di questo strumento è particolarmente elevata. Esistono, tuttavia, alcuni elementi che possono portare ad una rilevazione non propriamente corretta, come lo sporco, la polvere o fonti di calore presenti nell’ambiente in cui è collocato il termometro.

I migliori termometri digitali presenti sul mercato, come quelli presenti nel portale cosemigliori.it, si contraddistinguono per alcune peculiarità che le accomunano. In primis, come già spiegato, la possibilità di poter rilevare la temperatura in pochi secondi, talvolta anche in una sola frazione di secondo.

Il display, inoltre, fornisce già un immediato riscontro a livello visivo: l’assenza di febbre è marchiata dal colore verde; la febbre di modesta entità è di un tenue colore rosso; un’elevata temperatura corporea, invece, è visualizzata con un colore rosso di forte entità.

I migliori termometri ad infrarossi, inoltre, sono particolarmente attenti alla tematica del risparmio energetico: lo spegnimento automatico è garantito in un arco temporale estremamente contenuto, non superiore ai 20 secondi, da quando viene utilizzato il termometro.