La storia del nostro paese, così come quella di tante altre realtà lavorative, purtroppo è piena di incidenti che avvengono sul luogo di lavoro, soprattutto per quelle realtà lavorative con me quelle dei cantieri o di altri operai che, purtroppo, si trovano a contatto con numerosi fattori di rischio. Per questo motivo, la normativa italiana si è evoluta in tal senso e, al fine di garantire la tutela della sicurezza sul lavoro, ha stabilito la presenza obbligatoria di un documento che deve essere compilato e realizzato da parte del datore di lavoro: si parla del documento di valutazione del rischio, un elemento imprescindibile per operare in un determinato sistema. Ma che cos’è, come realizzarlo e quando effettuarlo? Di seguito, si cerca di rispondere ad alcuni degli interrogativi più noti in tal senso.
Che cos’è il documento di valutazione del rischio
Il documento di valutazione del rischio è un tipo di documentazione che viene chiamata anche documento prevenzione rischi: si tratta di un elemento aziendale che deve essere compilato e realizzato da parte del datore di lavoro, all’interno del quale bisogna specificare alcuni degli elementi più utili a proposito della sicurezza richiesta. Per fare ciò, bisognerà naturalmente partire dall’analisi e dalla prevenzione dei rischi, attraverso la nomina di una figura strategica, generalmente un responsabile per la garanzia di sicurezza sul luogo del lavoro, che si occupa di stabilire quali e quanti sono i possibili rischi per un ambiente o apparato lavorativo. Quando si parla di rischio, si fa riferimento non soltanto alla possibilità di pericolo dal punto di vista strutturale, ma anche di possibili componenti o elementi che possono essere pericolosi per un lavoratore, per cui sarà importante prevedere l’esistenza di dispositivi di protezione individuale.
Chi si occupa del DVR e quando farlo?
Accanto alle considerazioni iniziali, che riguardano la natura del documento per la valutazione del rischio, bisogna anche predisporre altri elementi che risultano essere molto utili soprattutto per l’organizzazione di un luogo di lavoro. In generale, il documento per la valutazione dei rischi è obbligatorio, secondo quanto stabilito dal decreto legislativo del 2008. Allo stesso tempo, accanto al documento in questione bisogna anche predisporre un servizio di prevenzione e protezione, che prende il nome in sigla di SPP., oltre che un responsabile per la sicurezza, chiamato RSPP. Insieme a queste due figure professionali dovrà essere predisposto, nella maggior parte dei casi, anche un medico competente, che dovrà occuparsi della valutazione dei rischi e della stesura del documento insieme al datore di lavoro.
Quest’ultimo dovrà occuparsi della firma obbligatoria del documento della valutazione dei rischi, assicurando che ci sia una corretta garanzia di tutti gli strumenti di protezione per prevenire qualsiasi livello di pericolo per un lavoratore. Inoltre, tale firma sostiene anche altri obblighi normativi, che interessano l’assistenza del medico competente, obbligatoria nel caso in cui ci siano delle ferite o dei problemi sul luogo di lavoro, o la rappresentanza dei lavoratori di un ispettore di sicurezza, che dovrà essere consultato nel caso in cui ci siano dei rischi sul luogo di lavoro. Quanto alla consultazione del documento di valutazione dei rischi, si tratta di un elemento che dovrà essere reso possibile e accessibile a chiunque, soprattutto nel caso in cui ci sia una richiesta da parte del responsabile della sicurezza sul luogo di lavoro. Tuttavia, stando a quanto stabilito dal decreto legislativo del 2008, il datore di lavoro non è tenuto a servirsi obbligatoriamente del parere di un responsabile per la sicurezza nel caso in cui quest’ultimo sia contrario rispetto a quanto stabilito in un documento di valutazione dei rischi.