L’oggetto della nostra guida di oggi è uno dei metodi di risparmio più diffusi negli ultimi tempi all’interno dei vari canali di vendita online. Ci stiamo riferendo al cashback, ovvero ad un meccanismo che, durante il biennio di pandemia, ha saputo venire molto incontro agli italiani.
I pagamenti elettronici erano stati premiati in questo periodo siccome il cashback di Stato permetteva ai cittadini di godere di sconti percentuali sulle loro spese, in particolare del 10% delle spese effettuate all’interno dei negozi fisici.
Il cashback, al tempo, si affermò come una delle misure del Piano Italia cashless, in grado di disincentivare
la Nazione ad usare il denaro contante, favorendo le forme di pagamento digitale e contrastando l’evasione fiscale. Per questo progetto, il Governo dotò i circuiti Bancomat della possibilità, come detto, di erogare dei rimborsi ai cittadini. Il cashback, però, non era una cosa nuova all’epoca, anche se saltò all’occhio del pubblico di massa in questo modo e, ad oggi, si presenta come una soluzione vincente come mezzo promozionale per moltissimi e-store che lo utilizzano per fidelizzare i clienti.
Una piattaforma disponibile online che propone questa metodologia di risparmi è Betshopping
(https://it.bestshopping.com), che nel corso degli anni si è sempre più affermata in questo settore. Ciò nonostante, attualmente sono sempre di più le realtà in rete che stanno adottando il sistema cashback, riguardo il quale discorreremo nei prossimi paragrafi, in modo da offrirvi una panoramica dettagliata di cosa, effettivamente, si tratti.
Cos’è il cashback? Tutte le info
Il termine cashback si riferisce, sostanzialmente, ad una forma di rimborso. Le piattaforme che permettono questo metodo di scontistica chiedono all’utente di registrarsi e di guadagnare una percentuale in funzione a quanto speso in acquisti sui siti convenzionati. Queste piattaforme sono, molto spesso, legate anche a sistemi di referenza, ossia a metodi con cui è possibile invitare amici ad iscriversi e ricevere ulteriori promozioni.
Vien da sé, dunque, che la formula cashback non sia un vero e proprio guadagno e nemmeno uno sconto in piena regola, siccome il denaro viene accreditato dopo l’acquisto sul conto da cui è stato emesso il denaro utile ad acquistare un determinato bene su una piattaforma convenzionata.
In molti considerano il cashback come una sorta di ricompensa che un rivenditore elargisce dopo aver fatto acquisti sul suo store.
Come già precedentemente accennato, il cashback erogato rappresenta una percentuale definita
dell’importo speso dal cliente.
La differenza sostanziale tra quello statale e la formula promozionale oggetto della nostra guida è che, il primo, veniva definito, in termini quantitativi, dal Governo, mentre quello vigente sulle realtà online private vede la cifra stabilita dall’esercente stesso.
Come funziona il cashback
Come già precedentemente accennato, il cashback si rivela, per le company che lo adottano, un metodo
promozionale molto efficace, siccome grazie a questa sorta di ricompensa che viene versata a posteriori sui
conti dei clienti, questi ultimi pensano di ritornare tutte le volte che è possibile per poter acquistare
prodotti e ricevere una percentuale dell’importo speso indietro.
Alcuni conti hanno anche delle convenzioni con i principali e-commerce o, comunque, con determinati
brand, mettendo a disposizione dell’utente il cashback a prescindere dall’iniziativa promozionale
dell’azienda stessa. Il funzionamento del cashback, comunque, si rivela particolarmente intuitivo.
A seguito dell’acquisto, una parte dell’importo speso viene dato indietro, non nell’immediato, è chiaro, ma nei giorni successivi all’acquisto. Tempi e proporzioni del ritorno sono fattori completamente soggettivi, di cui discutere in questa sede risulterebbe, semplicemente, superfluo. Basti sapere che, una volta effettuata la transazione, bisogni aspettarsi una parte del denaro speso per un determinato prodotto apparire sul proprio conto in tempi abbastanza brevi.