Raffrescatore evaporativo: come funzionano i modelli ad acqua

Raffrescatore evaporativo

L’arrivo della stagione estiva porta in dote due problemi per tante persone, ovvero le alte temperature e l’afa, che diventano veramente insopportabile nelle giornate più calde. Per questa ragione, il consiglio migliore da seguire è di dotarsi di apparecchi che possono garantire un minimo di refrigerio: ad esempio, i climatizzatori portatili.

Nel corso degli ultimi ci sono degli apparecchi che si stanno affermando come una vera e propria alternativa rispetto ai condizionatori portatili, che sono sicuramente diffusi, ma che spesso e volentieri vengono proposti ad un prezzo particolarmente alto e hanno bisogno di condizioni logistiche specifici per un’installazione corretta.

Così, i raffrescatori evaporativi stanno diventando una soluzione sempre più diffusa: sul web si è ampliato notevolmente il novero di piattaforme che offrono validi consigli per scegliere il modello più adatto alle proprie necessità. Una di queste è cosemigliori.it, che dà una grande mano in fase di scelta ai consumatori, dal momento che permette di capire quali siano i costi che devono essere sostenuti, quali sono i consumi correlati all’uso di un simile apparecchio, ma soprattutto capire come funzionano e se davvero rappresentano una soluzione fattibile per rinfrescare la propria abitazione.

Come funzionano i raffrescatori evaporativi ad acqua

Il funzionamento di tali apparecchi è sempre molto semplice, visto che vanno a impiegare dei meccanismi in tutto e per tutto naturali. Non bisogna affatto stupirsi di come tali prodotti vengano spesso e volentieri ribattezzati ventilatori ad acqua oppure ventilatori a ghiaccio.

Infatti, la loro struttura è caratterizzata dalla presenza di una ventola interna, che funge da aspiratore dell’aria esterna, facendola scorrere all’interno di un apposito filtro e poi portandola verso un pannello evaporativo, che viene bagnato in maniera costante da parte dell’acqua piuttosto che del ghiaccio che sono stati collocati all’interno della specifica tanica. Grazie a tale meccanismo, ecco che l’aria scorre mediante il pannello a nido d’ape e si raffredda, garantendo poi la funzionalità di abbassare la temperatura nell’ambiente in cui viene collocato l’apparecchio.

Le differenze con i condizionatori

È chiaro che ci siano diverse differenze tra i condizionatori e i raffrescatori evaporativi. I primi, infatti, vanno a raffreddare l’aria sfruttando un apposito gas refrigerante, mentre i secondi sfruttando semplicemente un meccanismo del tutto naturale.

È chiaro che, dal punto di vista delle prestazioni, ha ben poco senso fare dei confronti, visto che si tratta di due prodotti molto differenti e con una differenza di prezzo notevole. Infatti, i climatizzatori possono contare su una potenza refrigerante molto più alta, ma al tempo stesso anche un costo e un ingombro notevolmente maggiori.

Al giorno d’oggi, quindi, non deve affatto sorprendere, quindi, che i raffrescatori siano sempre più diffusi, soprattutto i modelli professionali, che vengono impiegati per la realizzazione di flussi d’aria fresca in ambienti ampi e aperti. Ad esempio, rappresentano un’ottima soluzione da usare in occasioni come feste piuttosto che altri tipi di eventi. È chiaro che i raffrescatori evaporativi maggiormente potenti presentano anche delle dimensioni maggiori e si allacciano in maniera diretta alla propria rete idrica.

Spesso e volentieri si consiglia di puntare su un raffrescatore evaporativo portatile senza tubo. Una scelta che porta in dote un gran numero di vantaggi, soprattutto dal punto di vista della limitazione dei consumi. Acquistare un raffrescatore che fa parte della classe energetica A+ comporta la certezza di consumare poca elettricità mentre sta funzionando.