Link building: perché è importante e perché farla bene?

Rispetto al passato, anche dal punto di vista SEO sono tante le differenze che sono state osservate, soprattutto per quanto riguarda la realizzazione del proprio lavoro di ottimizzazione di un sito per i motori di ricerca; ai suoi albori, la SEO si risolveva in una serie di indicazioni che avevano a che fare con i lavori on-page, relativi cioè a quelle diciture e regole da tenere bene a mente, come il posizionamento della keyword principale, l’ottimizzazione del testo con le correlate, la metadescrizione, i tag alt e tanto altro ancora.

Oggi, grandi cambiamenti si osservano per quanto riguarda la SEO off-page, relativa a tutte quelle manovre che vengono realizzate per cercare di ottimizzare il proprio sito agli occhi (crawler) dei motori di ricerca, per mezzo di una serie di pratiche che possano essere utili per il proprio scopo.

Tra queste, c’è sicuramente la link building, un fattore di posizionamento importantissimo su cui si fonda la propria attività e che permette, grazie allo scambio o alla compravendita di backlink, di ottenere vantaggi relativi al posizionamento. Il tutto avviene, però, purché ci sia una grande cura di diversi fattori, soprattutto semantici: insomma, c’è un modo per fare bene link building, così come ce n’è uno per porta a realizzarla senza evidenti risultati.

Di seguito, vogliamo indicare alcuni comportamenti che indicano il primo punto.

Come fare bene link building

Per fare bene la link building occorre comprendere quale sia il tipo di articolo o pubblicazione che si vuole ottenere come link per il proprio sito, in modo da realizzare un tipo di lavoro che sia ben coerente e contestualizzato con la propria attività commerciale.

Non si tratta, infatti, soltanto di creare dei link esterni che rimandino a un altro sito, ma anche di organizzare la pubblicazione in maniera sensata, sia che il link sia in uscita sia che si tratti di un link di ingresso, dal momento che Google ha la possibilità di valutare tutti questi fattori in termini di ranking; per questo motivo, per le campagne di link building che vogliono essere realizzate in maniera intensiva, bisognerà dapprima pensare a quali sono le specifiche che si vogliono ottenere.

Creare dei link contestualizzati

La prima indicazione assolutamente necessaria, per fare bene link building e per non sprecare un’opportunità sicuramente molto importante, riguarda la coerenza e la contestualizzazione. I link vanno inseriti in modo naturale all’interno di un testo, con collegamenti semantici rispetto alla pagina di destinazione, così da creare una continuità naturale che provochi dei vantaggi per il lettore (in grado di approfondire un determinato tema, non di rileggerlo o di leggerne un altro) e per il sito, grazie al naturale boost che si ottiene sulla SERP grazie al comportamento da parte dei motori di ricerca.

Per fare un esempio, se si parla di una squadra X di calcio e si linka un sito che è addetto alle formazioni ufficiali delle squadre che scendono in campo, un buon collegamento ipertestuale può essere reso sulla base degli 11 che calpestano il terreno di gioco, in modo da creare un potenziale unicum di lettura.

Link solo tra siti di autorità equilibrata

Indicazione importantissima, se non si vogliono fare grandi errori con la link building, è fare attenzione all’autorità dei siti. Squilibri troppo elevati potrebbero sfavorire l’una o l’altra realtà impegnata nel fenomeno di link building, con Google e i crawler che sono sempre attenti quando si tratta di penalizzazioni in termini di posizionamento.

Posizionamento del link

Un ultimo fattore importantissimo, soprattutto per il lettore, riguarda il posizionamento del link all’interno dell’articolo, in modo da creare un prodotto che non sfavorisca la lettura e che sia naturale: molto spesso i link sono inseriti in modo poco naturale o sbagliato anche per l’idea di call to action, dunque in base al tipo di prodotto, articolo o servizio da linkare, si potrà comprendere quale debba essere il posizionamento corretto.