Gianpaolo Tartaro: un intervento delicato e difficile sul calciatore Osimhen

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Un infortunio che non è molto frequente, ma che è chiaramente e strettamente legato ai contrasti di gioco. Stiamo facendo riferimento a quanto occorso al calciatore nigeriano Victor Osimhen, bomber che milita in forza al Napoli, vero e proprio trascinatore della squadra campana in campionato fino a questo momento. Ebbene, lo scontro con Skriniar, nel corso della gara che ha visto contrapposto il Napoli all’Inter a Milano, ha portato in dote, purtroppo, un infortunio decisamente complicato.

L’opinione del medico chirurgo che l’ha operato

Il professor Gianpaolo Tartaro è uno dei migliori medici chirurghi maxillo facciali che lavorano presso la clinica Ruesch a Napoli. Va dato merito alla sua professionalità e competenza se l’intervento è riuscito alla perfezione. Nonostante sia andato tutto per il verso giusto, Tartaro ha messo in evidenza come si è reso necessario applicare ben cinque placche e la bellezza di sedici viti.

Insomma, tutt’altra cosa rispetto all’operazione chirurgica semplice di cui si parlava inizialmente sui giornali. Anzi, la situazione ha di fatto coinvolto numerose strutture del viso di Osimhen ed è proprio questo il motivo per cui la parte più difficile arriva ora, con il processo di riabilitazione, visto che si dovrà riattivare l’intero sistema muscolare, compreso ovviamente quello deputato alla masticazione. Potendo contare su uno staff preparatissimo coordinato dal Responsabile sanitario del Napoli, il dott. Raffaele Canonico  che seguono il giocatore quotidianamente si può ben sperare in una guarigione senza complicazioni.

Nonostante il bomber nigeriano, fortunatamente, non abbia avvertito più di tanto dolore, la situazione clinica che si è presentata all’operazione è stata piuttosto complessa. Basti pensare che l’intervento è durato quattro ore e mezza, dal momento che la frattura è andata a coinvolgere pure l’orbita.

Non è una frattura allo zigomo come le altre

Anche se inizialmente poteva sembrare un normalissimo scontro di gioco, già dopo i primi esami specifici che sono stati fatti dall’attaccante africano, si è compreso come non si trattava unicamente di una normale frattura allo zigomo, visto che la problematica si è estesa pure a un gran numero di ossa del viso.

Si è cambiata la diagnosi da trauma da urto a trauma da compressione. È stato lo stesso dott. Gianpaolo Tartaro, nel corso di un’intervista audio, a spiegare alla perfezione quali sono le differenze. Ovvero, la forza cinetica che è stata prodotta da parte dell’azione di schiacciamento del viso del bomber del Napoli contro il volto del difensore nerazzurro ha provocato un danno veramente importante.

I tempi di recupero? È piuttosto prematuro ora discutere di tempistiche di recupero, dal momento che, prima dell’intervento le condizioni del viso di Osimhen erano decisamente preoccupanti, ma il fatto che l’intervento sia perfettamente riuscito, insieme alla buona volontà del calciatore, portano a pensare come si possa riuscire a ridurre anche i tempi di recupero e di rientro in campo. Il prof. Tartaro ha parlato probabilmente di una novantina di giorni come tempi di recupero e, anzi, ci potrebbe volere ancora di più prima di rivedere l’attaccante del Napoli in campo.

È chiaro come una delle principali preoccupazioni che sono state espresse dallo stesso prof. Tartaro è quella relativa alla preoccupazione di quando Osimhen tornerà a giocare nell’affrontare nuovamente scontri di gioco del genere. È chiaro che insorge, in via del tutto automatica dopo infortuni del genere, una vera e propria paura che si può tramutare in un notevole stress dal punto di vista psicologico.

La prognosi, in realtà, è piuttosto flessibile, anche in virtù del fatto che tra una quindicina di giorni ci sarà una nuova valutazione. È chiaro che, in questo momento, l’amarezza per l’attaccante di origini nigeriane è tanta, anche per via del fatto che stava diventando davvero il protagonista principale della cavalcata degli uomini di Spalletti in campionato, visto che con i suoi gol ha trascinato il Napoli in testa alla classifica.