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Manutenzione ordinaria o straordinaria ascensori: ecco cosa cambia

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di Redazione

12/08/2021

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Tutti coloro che hanno una casa di dimensioni piuttosto ragguardevoli, piuttosto che abitano in un condominio hanno sicuramente a che fare con un impianto fondamentale per muoversi tra i vari piani. Si tratta dell’ascensore, un sistema che torna decisamente utile soprattutto tra le persone che hanno una certa età oppure che fanno una gran fatica a fare le scale. Ebbene, gli ascensori sono degli impianti decisamente importanti e, proprio per questo motivo, è necessario che il proprietario di casa piuttosto che l’amministratore di condominio ponga tale attività nelle mani di una ditta che abbia ricevuto un’apposita certificazione ed operi in maniera rispettosa della legge. Ovviamente, serve che si tratta di una ditta con esperienza, che abbia a disposizione anche i migliori ricambi ascensore, nel caso in cui si renda necessario portare a termine la sostituzione di qualche pezzo. Proprio per gestire nel migliore dei modi tale attività, è necessario comprendere appieno la differenza tra la manutenzione ordinaria di un ascensore e quella, invece, straordinaria. Una diversità che non ha ad oggetto solo ed esclusivamente la tipologia di intervento, ma che si estende anche alle tempistiche piuttosto che al costo che si deve sopportare. Qualora si tratta di un appartamento in affitto, ad esempio, è bene mettere in evidenza come tutti quei costi legati alla manutenzione dell’ascensore dovranno essere sostenute dal proprietario piuttosto che dall’inquilino, in base agli accordi stretti tra queste due figure all’atto della stipulazione del contratto di affitto.

La manutenzione ordinaria

Si fa riferimento alla manutenzione ordinaria quando si parla di tutte quelle verifiche che devono essere svolte in modo periodico, quantomeno una volta ogni sei mesi, in base a quanto prevede la normativa attualmente in vigore. Questi controlli hanno come obiettivo quello di attestare che l’impianto continui a funzionare con la massima sicurezza ed efficienza. Nel caso in cui sia in ogni caso specificato all’interno del contratto, ecco che possono essere previste altre visite oltre a quelle che sono stabilite direttamente da parte della legge, nel corso delle quali il manutentore non fa altro che svolgere le medesime operazioni di controllo su ogni parte dell’impianto. Lo scopo è quello di capire che se l’ascensore continui a funzionare in maniera adeguata o meno. Nella maggior parte dei casi, queste operazioni corrispondono al controllo dell’apertura delle porte, ma anche delle serrature, piuttosto che hanno ad oggetto il funzionamento delle funi, del paracadute, dei freni di emergenza, ma anche della puleggia, senza dimenticare le guarnizioni. Infine, nella manutenzione ordinaria vengono svolte anche le operazioni di lubrificazione, così come di pulizia generale delle diverse componenti dell’ascensore.

La manutenzione straordinaria

Il discorso è completamente diverso in riferimento alla manutenzione straordinaria. In questo caso, infatti, si fa riferimento a tutti quei casi di cosiddetta emergenza. Infatti, stiamo parlando di guasti che vanno a colpire improvvisamente l’impianto e che possono trovare una soluzione solo ed esclusivamente con l’intervento di un tecnico di una ditta specializzata. L’intervento di urgenza in questione dovrà prevedere un preventivo di spese al di fuori di quelle previste normalmente all’interno del contratto e con delle tempistiche completamente diverse, visto che il malfunzionamento deve essere sistemato il prima possibile, anche per la sicurezza delle persone che usano abitualmente l’ascensore. Giusto per fare un esempio, un intervento di manutenzione straordinaria può essere correlato al fatto che le porte dell’impianto non si aprono più. Non solo, visto che si tratta anche di tutti quei guasti che vanno a colpire una delle componenti meccaniche che si trovano all’interno dell’impianto e la cui risoluzione non è tradizionalmente prevista nel canone di manutenzione. In tutti questi casi, la ripartizione delle spese deve seguire lo stesso principio della manutenzione ordinaria.
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